UNI/PDR 125:2022

LA UNI/PDR 125:2022 NEL PANORAMA ESG

Per essere competitive le imprese hanno bisogno di avviare un percorso di sviluppo sostenibile che, oltre ai temi ambientali, includa anche quelli sociali per promuovere la diversità e le pari opportunità. 

In quest’ottica, sviluppare un ambiente di lavoro più equo e performante richiede impegno continuo per affrontare le disuguaglianze e i pregiudizi nei modelli organizzativi, nelle politiche e nei processi aziendali. 

Diversità, equità ed inclusione sono allo stesso tempo un’opportunità ed un elemento differenziante per le imprese, sia in termini qualitativi che quantitativi, dal momento che i team che lavorano con una “varietà di genere” si sono dimostrati più performanti.

CHE COS’È?

 

È la prassi di riferimento emanata dall’UNI (Ente Nazionale di Normazione) che definisce le Linee Guida sul Sistema di Gestione per la Parità di Genere all’interno delle organizzazioni.

Prevede la strutturazione e adozione di un insieme di indicatori prestazionali (KPI) inerenti alle politiche di parità di genere nelle organizzazioni, ovvero la misura, la rendicontazione e la valutazione dei dati relativi al genere con l’obiettivo di colmare i gap attualmente esistenti e produrre un cambiamento sostenibile e durevole nel tempo.

Coinvolge in particolare l’attivazione delle seguenti aree:

  • opportunità di crescita in azienda e parità di retribuzioni
  • politiche per la gestione della genitorialità e della conciliazione vita-lavoro
  • politiche di gestione dei processi aziendali

Lo scenario Italiano

Gender Equality

La Gender Equality è uno dei 17 obiettivi per lo sviluppo sostenibile fissati dall’ONU (Goal 5).

La Missione 5 del PNRR ha sottolineato l’importanza del ridurre le disparità, stanziando 9,81 miliardi per lo sviluppo di politiche di inclusione sociale

Il Decreto Bonetti ha adottato la UNI/PdR 125:2022 quale standard di riferimento per l’individuazione dei parametri per ottenere la Certificazione di parità di genere introdotta dalla Legge 162/2021 nel Codice delle Pari Opportunità. 

Per le Organizzazioni diventa quindi necessario strutturare un proprio Sistema di Gestione dell’inclusione, non solo per mostrare il proprio impegno sul tema della Gender Equality, ma anche per determinare e monitorare precisi obiettivi per il miglioramento.

La Metodologia

Un sistema facilmente integrabile

La UNI/PdR 125:2022 definisce un Sistema di Gestione per la Parità di Genere avente la stessa struttura degli altri sistemi di gestione ed è quindi facilmente integrabile con i sistemi di gestione già presenti nell’Organizzazione.

Ogni due anni la Certificazione viene rivalutata e rinnovata se, sui gap rilevati, sono stati messi in atto piani di mitigazione e miglioramento.

Vantaggi

A lungo termine e immediati

Monica Mazzucchelli per Economy Magazine

Ottobre 2022 / Parità di Genere

“Sul gender gap il sistema Italia è ancora indietro, e ben venga qualunque istituto aiuti a chiudere i divari sia sul fronte dell’accesso femminile all’alta carriera, sia sul divario di retribuzioni, sia sulla perequazione dei diritti e doveri nell’ambito della gestione della famiglia”

Il percorso per l’ottenimento della Certificazione PdR125

Le aree di intervento di consulnet ITALIA

Consulnet Italia affianca le imprese per l’ottenimento della Certificazione per la Parità di Genere sulle seguenti aree:

  • Cultura e strategia
  • Governance
  • Processi HR
  • Opportunità di crescita ed inclusione delle donne in azienda
  • Equità remunerativa per genere
  • Tutela della genitorialità e Conciliazione vita-lavoro

Parità di genere, diversità e inclusione: un viaggio nel mondo delle certificazioni

ALIS Channel Talk

ROMA, 11 OTTOBRE 2022

Le testimonianze dei nostri Clienti:

FAQ

Domande frequenti

La UNI ISO 30415 è una linea guida, non definisce requisiti e quindi non è certificabile e, pertanto, non è accreditabile. 

Questa guida è richiamata, in termini di conoscenza dei contenuti, da parte del personale di audit e di delibera, all’interno della UNI/PdR 125:2022 sulla parità di genere.

La UNI/PdR 125:2022 è invece certificabile da parte di un organismo di terza parte accreditato.

Gli indicatori di natura quantitativa sono misurati in termini di delta % rispetto a un valore interno aziendale o al valore medio di riferimento nazionale o del tipo di attività economica (codice ATECO di appartenenza).

Gli indicatori di natura qualitativa, invece, sono misurati in termini di presenza o non presenza.

Sì – In coerenza con la tassonomia Istat, sono state identificate 4 fasce o cluster attraverso cui classificare le organizzazioni in base al numero di dipendenti:

 

Fascia 1: Micro (1-9 addetti)

Fascia 2: Piccola (10-49 addetti)

Fascia 3: Media (50-249 addetti)

Fascia 4: Grande (>250)

 

A fronte della classificazione in una delle quattro fasce, viene definito il set di indicatori considerati i presidi target in tema di diversità coerenti alla dimensione dell’organizzazione

Sono infatti previste semplificazioni per le organizzazioni appartenenti alla fascia 1 e alla fascia 2, mentre per le organizzazioni appartenenti alla fascia 3 e alla fascia 4 sono applicati la totalità degli indicatori.